Macchine connesse, digitalizzazione, sostenibilità
Nuove relazioni e nuovi strumenti giuridici
Le tecnologie digitali sono una sfida e al tempo stesso offrono grandi opportunità.
Vediamo con chiarezza l’avanzare delle nuove tecnologie ma anche la loro ibridazione. Tecnologie già esistenti cominciano a interconnettersi, abilitate da infrastrutture (Internet ma anche le telecomunicazioni), e generano dati che producono:
-nuovi servizi a valore aggiunto;
-disintermediazione;
-nuovi modelli di business.
Si assiste ad una continua accelerazione, che potrebbe indurre le imprese
-ad una trasformazione digitale, senza la giusta consapevolezza;
-a rallentare le decisioni, a tal punto da essere travolti dallo tsunami digitale in atto.
Quale la soluzione? Come governare questo cambiamento?
Ingegneri, progettisti, IT consultant intervengono in prima battuta, rappresentando le magie della digitalizzazione e i percorsi tecnici da compiere. L’imprenditore inserito nella filiera delle macchine utensili, dunque, si indirizza verso l’installazione di sensori, connessione di banda, acquisizione, aggregazione dati, aggregazione ed elaborazione di questi ultimi, a generare nuovi servizi, come la manutenzione predittiva, il risparmio energetico su base lavorazione, l’interconnessione tecnica (nei centri di lavoro), commerciale (con impatto su forniture e commesse) e logistica (movimentazione intelligente). In poche parole, si pensa e si produce la “macchina connessa”.
Non si possono dimenticare, però, gli altri assi dell’Innovazione, che sono complementari alle Tecnologie: il Processo e la Persona, che devono essere “armonici” all’evoluzione tecnologica in atto, caratterizzata da:
– interconnessione;
– ibridazione;
– disintermediazione;
– velocità;
– orizzontalità dei rapporti.
LegnaniLegal si occupa proprio di questa armonizzazione.
L’orientamento giuridico iniziale, by default e by design, è fondamentale in qualsiasi nuovo percorso tecnologico, così come la conformità alle norme. L’obbiettivo si raggiunge, però, atterrando:
– sulle nuove relazioni;
– sulla centralità dell’uomo.
Non si parla più, pertanto, di sola tecnologia ma di “Innovazione”.
Processo e Persona giocano un ruolo importante, molto più di quanto si pensi generalmente:
– nuovi contratti commerciali, a maggior timbro di collaborazione tra imprese, sia in senso verticale (cliente-fornitore) che in senso orizzontale (ricerca e sviluppo);
– nuove relazioni con i terzi, per esempio verso le associazioni di categoria o di settore, verso il pubblico, la finanza privata, le Community tecnologiche, come gli HUB di Innovazione;
– nuove relazioni verso le risorse umane, a partire dalla tutela dei dati personali (non solo all’interno ma anche all’esterno dell’azienda), il work for equity, l’associazione in partecipazione, la codatorialità e il distacco;
– una nuova visione e relazione con l’ambiente, in termini di sostenibilità ed etica.
Digitalizzazione sostenibile, dunque, verso macchine connesse sempre più predisposte ad ambienti virtuali, data driven, e all’intelligenza artificiale, altro importante tema fonte di valore da non sottovalutare. I rapporti, come le tecnologie, si fanno collaborativi e le figure, nette in passato, diventano sempre più ibride, sino a mettere il cliente in rete, il fornitore a compiere Ricerca e S viluppo oppure, ancora, il concorrente in partnership su mercati e settori non ancora frequentati o di difficile o costosa frequentazione.
Nascono anche nuovi modelli di Business, come i servizi connessi o la servitizzazione, con il potere della sostenibilità, il fascino della tecnologia ai quali occorre accostare la serenità e la forza delle relazioni collaborative.
Tutto questo si armonizza con il tema della sicurezza sul lavoro, la cui cultura – vero punto di debolezza – potrebbe essere indirizzata dalla tecnologia stessa, in compliance con la normativa, verso una maggiore attenzione e rispetto della vita umana: si pensi alla formazione in realtà aumentata, che mette il lavoratore ed il datore sullo stesso piano emotivo quando simula l’errore e le possibili conseguenze; oppure agli interventi tecnici in remoto, attraverso dispositivi indossabili e connessi ad un esperto non in loco, che può prevenire e professionalizzare un intervento a distanza.
Armonizzare significa anche innalzare l’attenzione e la protezione dei propri asset aziendali, riducendo i rischi con adeguata analisi giuridica e interventi per:
– la protezione di know how ed opera intellettuale;
– le responsabilità, da gestione;
– la conformità, da rispettare e valoriz zare continuamente;
– l’etica e la sostenibilità, quali punti fermi di un futuro accettabile, da formalizzare in codici, regolamenti o policy facilmente comprensibili, lontani dal legalese ma non per questo meno completi.
In altre parole, la missione di LegnaniLegal è quella di far concentrare l’imprenditore sulla propria già difficile iniziativa, permettendogli anche di far uscire la sua azienda dalla comfort zone, ma in tutta serenità.
Cambiamo anche le figure professionali e consulenziali.
Devono lasciare i propri Studi sempre più spesso, per recarsi dal cliente. Devono anche comprendere le tecnologie; ecco perché LegnaniLegal si è radicato, da più di dieci anni, presso parchi scientifici tecnologici e Innovation HUB, così da vivere la frontiera ed esserne protagonista, per offrire rapidamente e continuamente soluzioni giuridiche già testate ed efficaci.