Perché l’IoT dipende dall’integrazione applicativa
L’imperativo dell’integrazione nell’IoT per la smart factory
Molte organizzazioni stanno lavorando per integrare i dati derivanti da sorgenti IoT con i dati delle applicazioni di business (es. ERP), per poterne dare maggior valore all’interno del ciclo decisionale, per automatizzare processi, per alimentare sistemi di data-lake fino a sistemi
di intelligenza artificiale.
Ma l’integrazione è da sempre un tema complesso, e la capacità di integrare semplicemente e velocemente le diverse sorgenti di dati è in realtà un’attività molto dispendiosa. Visto il proliferare degli end-point digitali (e la loro molteplice localizzazione e tipologia), un approccio
all’integrazione punto-punto o tramite strumenti classici di ESB – Enterprise Service Bus non è più attuabile, poiché non compatibile con le richieste di velocità, di governo e di costi/benefici. In questo ambito, da anni, Boomi abilita le organizzazioni nel loro percorso di trasformazione digitale, permettendo all’IT di implementare i cambiamenti richiesti dal business, nei tempi e nelle modalità corrette.
Boomi è la soluzione ideale per dare valore ai dati provenienti da applicazioni e device, in quanto ne semplifica e velocizza l’integrazione, qualsiasi essi siano, e dovunque essi si trovino. Tali capacità di integrazione rapida saranno necessarie per rimanere competitivi e sfruttare al meglio la “miniera d’oro” dei dati IoT, ma, ancora di più per digitalizzare i processi di business che dipendono da questi dati.
Connettere sistemi, dati e applicazioni
Nel diagramma riportato (Figura 1) abbiamo voluto rappresentare una tipica architettura IT. Come si vede, grazie alla connettività offerta dalla piattaforma, è possibile orchestrare dati e processi attraverso tutto l’ecosistema applicativo aziendale e di produzione.
Un esempio di caso reale (Figura 2)
Per comprendere l’importanza dell’integrazione per la gestione dei dati provenienti dai device, riportiamo una casistica reale: il controllo della temperatura di una rete di celle frigorifere industriali e l’amministrazione di eventuali problematiche.
In questo scenario, il controllo dei dati provenienti dai sistemi di rilevamento della temperatura, e l’integrazione con le diverse applicazioni presenti in azienda (es. CRM, ERP, sistemi di terze parti), permette di automatizzare la gestione di potenziali variazioni di temperatura, evitando il rischio di deterioramento ed il conseguente impatto economico.
Il rilevamento di un guasto porta all’invio di una notifica tramite SMS al tecnico in servizio, alla ricerca in automatico del centro assistenza più vicino, all’invio dei dati di prodotto e garanzia e delle informazioni circa il guasto, fino all’apertura di un ticket nel CRM e altro ancora.
Questo semplice percorso ha richiesto il dialogo con almeno 7 applicazioni/sistemi ed è chiaro che senza un sistema come Boomi è molto difficile orchestrare questi processi.
Boomi, una piattaforma completa
Boomi è una piattaforma ampia e costituita da diversi moduli. Nel caso precedente, sono stati utilizzati i moduli di:
Integrazione: Boomi iPaaS fornisce la connettività necessaria per rilevare i problemi di temperatura e avviare l’integrazione di sistemi di gestione del magazzino, la directory dei dipendenti, i sistemi di messaggistica di testo, i dati delle temperature e i sistemi di ticketing del servizio. In questo modo si ottiene l’automazione dell’integrazione delle applicazioni, dei dati dei dispositivi e delle persone per avvisare il personale di agire per evitare la potenziale perdita di merci deperibili.
Gestione API: Boomi API Management consente alle organizzazioni di creare, pubblicare e gestire rapidamente le API necessarie per fornire in modo sicuro i dati giusti alle persone giuste.
Nello scenario di integrazione visto sopra, le persone sono coinvolte, il che significa che è probabile che vi sia un uso di applicazioni mobile, tablet o desktop da parte del personale di magazzino. Queste applicazioni dipenderanno dai dati delle temperature e da come i “giusti” dati verranno consegnati alle persone “giuste” per valutare e risolvere una potenziale situazione di mancata refrigerazione.
Automazione dei flussi di lavoro: Boomi Flow integra completamente l’interazione delle “persone” all’interno di un flusso di lavoro “IoT”, contribuendo a fornire un’automazione e un’efficienza ancora maggiori a qualsiasi processo basato sull’IoT.
Sebbene l’integrazione e la gestione delle API forniscano il rilevamento, avvisino le persone giuste e avviino l’apertura di un ticket di servizio per segnalare una situazione anomala, Boomi Flow consente di portare questi processi alla massima risoluzione, coinvolgendo anche l’intervento umano. La refrigerazione può essere riparata o il prodotto spostato in tempo per evitare una perdita del prodotto deperibile? Oppure, c’è stata una perdita e una conseguente richiesta di risarcimento assicurativo per recuperare i costi?
L’automazione del flusso di lavoro è necessaria per prendere una situazione potenziale e orchestrare le applicazioni e le persone per guidarle verso la conclusione e raggiungere un risultato aziendale il più velocemente possibile.
Integrazione Edge: Spesso è molto più vantaggioso agire avviare l’integrazione di applicazioni, cloud e persone il più vicino possibile a dispositivi e dati. Boomi offre la flessibilità di eseguire integrazioni e ospitare API gestite ovunque abbia senso e dove il cliente lo desidera, molto spesso sull’Edge IoT stesso.
Vantaggi reali
I vantaggi sono tangibili e di seguito vogliamo evidenziare quelli che secondo noi sono i più interessanti e sorprendenti:
•Evitare la perdita di produttività. Il rapido e corretto monitoraggio e la manutenzione di un motore industriale potrebbero evitare € 50.000 all’ora di perdita di produttività in caso di guasto del motore.
•Evitare la perdita di prodotto. Rilevare un degrado del magazzino in modo tempestivo potrebbe evitare rischi di mancata conformità e deterioramento del prodotto.
•Maggiore competitività. Utilizzando i dati provenienti da dispositivi e apparecchiature pesanti combinati con strumenti di geolocalizzazione, le aziende possono tracciare automaticamente i movimenti operativi per analizzare l’efficienza e ridurre i costi.
•Nuovi flussi di entrate. Un’azienda potrebbe ottenere uno sconto assicurativo basato sull’utilizzo dell’IoT per i suoi macchinari generando un record dettagliato dei tempi di lavoro.
Conclusioni
E’ sicuramente il periodo storico dove è necessario iniziare a sfruttare al meglio i vantaggi dell’IoT, ma questo può avvenire solo se i dati sono collegati ed orchestrati all’interno del più ampio ecosistema digitale aziendale, al fine di darne pieno valore, e per questo è necessario,
prima di tutto, mettere al centro l’integrazione.
Per ulteriori informazioni:
www.boomi.com/it