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Ologrammi: un modo per comunicare

Per il marketing non basta più catturare l’attenzione dei clienti e impressionare i visitatori è diventato sempre più difficile. Per stupire non si può prescindere dalla costante ricerca dell’effetto “WOW!”.
Da questo punto di vista la tecnologia negli ultimi anni ha innovato il mondo della comunicazione offrendo display sempre più grandi e sottili, occhiali e proiezioni 3D, sistemi touch screen e dispositivi sempre più interattivi.

Si tratta di un’inarrestabile evoluzione tecnologica che da un lato diverte ed emoziona ma dall’altro crea una sorta di assuefazione da parte del pubblico che, di conseguenza, è sempre più alla ricerca di ciò che non ha mai visto o che già non possiede a casa o in tasca.
Nel mare di gadget hi-tech, la tecnica di realizzazione degli ologrammi, pur non essendo di recente creazione poiché risale alla seconda metà del secolo scorso, non ha ancora avuto piena soddisfazione e rimane tuttora una fantasia tecnologica del nostro immaginario futuristico.
Complici i film e le serie di fantascienza gli ologrammi vengono visti e percepiti come la prossima frontiera di interazione tra uomo e macchina, tra reale e digitale.

Purtroppo il Web è ricco di video che esasperano le aspettative illudendo che un ologramma possa effettivamente fluttuare nel vuoto come se fosse generato da nano particelle di aria digitale ma queste per il momento sono solo fantasie e dobbiamo rimanere coi piedi per terra.
Gli ologrammi vengono impiegati per scopi commerciali e di marketing perché l’immagine che offrono in fiera, in un evento o all’ingresso di un’azienda è completamente diversa da quella di un monitor tradizionale a cui tutti sono abituati.

Nel bisogno di comunicare in modalità “WOW!” l’ologramma funziona perché non è diffuso nel quotidiano e non è già presente nelle nostre case.

Grazie all’animazione in computer grafica è possibile presentare ciò di cui fisicamente non si ha disponibilità perché la scelta è stata quella di non portare l’oggetto in fiera ad esempio oppure perché l’oggetto non è stato ancora realizzato o ancora per l’impossibilità stessa di trasportarlo.

Ulteriore vantaggio è la possibilità di mostrare il funzionamento di un macchinario o l’animazione della scomposizione delle sue componenti con l’immediatezza che la grafica digitale permette.

La resa olografica innalza la percezione che si ha dell’oggetto e lo rende “gioiello tecnologico” che si distingue dagli altri amplificando così anche l’immagine dell’azienda.