La sostenibilità, driver di sviluppo al Porto Antico di Genova

L’operazione di riqualificazione del porto storico di Genova in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1992 ha rappresentato un punto di svolta nella storia recente della città Il Porto Antico, risultato del sapiente lavoro progettuale dell’architetto Renzo Piano e di una visione lungimirante delle istituzioni locali, di antico oggi ha ormai soltanto il nome. L’area del Porto Antico è infatti diventata negli ultimi anni il nuovo centro urbano pedonale della città frequentato dai genovesi nel tempo libero, da un numero crescente di turisti italiani e stranieri (oltre 4,5 milioni di presenze) e scelta da importanti aziende multinazionali in considerazione del prestigio crescente dell’area (oltre mille occupati nelle aziende che hanno sede negli spazi in concessione a Porto Antico di Genova spa, società di gestione dell’area). Questo mix di funzioni, abbinato a spazi di elevata qualità urbana, con servizi innovativi e un’animazione continua e diversificata per tutto l’anno rappresenta il principale ingrediente del successo dell’operazione. Si tratta infatti di un’area che, senza dimenticare la sua secolare tradizione legata all’economia marittima, ha saputo reinventarsi trasformandosi nel nuovo centro per il divertimento, il tempo libero, il turismo e l’innovazione tecnologica che insieme all’economia del mare rappresentano oggi i principali driver di crescita della città.

In questo percorso di sviluppo, studiato a livello internazionale come una delle operazioni di riqualificazione urbano-portuali maggiormente riuscite e di successo, Porto Antico è alla continua ricerca di innovazioni e progetti che consentano di mantenere inalterata e se possibile aumentando la capacità di attrazione dell’area.

Negli scorsi anni le priorità di investimento si sono concentrate sulla transizione energetica e sull’efficientamento degli impianti (riscaldamento e condizionamento) oltre che sulla trasformazione a LED dell’impianto di illuminazione dell’area grazie alla partecipazione al progetto europeo Illuminate, percorso che ha portato ad un risparmio di oltre il 60% sui consumi oltre a ulteriori risparmi sui costi di manutenzione e sostituzione.

A questo si aggiunge il controllo in tempo reale di tutti i consumi di acqua ed energia grazie ad un’applicazione IOT importata dalla Silicon Valley da un imprenditore genovese e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili grazie ad un moderno ed efficiente impianto fotovoltaico che ha prodotto oltre 800 mila kwh dalla sua istallazione e che permette di soddisfare il 10% del fabbisogno dell’area, con un risparmio annuo di circa € 40.000,00.

Un’operazione certamente non semplice considerato che l’area del Porto Antico di Genova si estende per 130.000 mq e comprende al suo interno oltre 70 attività commerciali tra aziende, esercizi di ristorazione, un centro congressi internazionale di 8.000mq, darsene per superyacht e per la piccola e media nautica e strutture per la cultura e il tempo libero.

Risparmi di energia, produzione da fonti rinnovabili abbinati ad una campagna di informazione per incidere sui comportamenti virtuosi all’interno degli uffici hanno fatto comprendere l’importanza di un approccio sostenibile delle scelte strategiche della Società. Non solo, la sostenibilità è “contagiosa” e “fa bene al conto economico” delle aziende alla continua ricerca di innovazione ed efficienza.

L’elettrificazione delle banchine è stato l’ulteriore passaggio che oggi permette a mega yacht di oltre 34 metri, molto energivori, di agganciarsi alla rete elettrica del Porto permettendo di spegnere i generatori di bordo con importanti benefici per l’ambiente, una riduzione consistente delle emissioni e dei cattivi odori e di un fastidioso rumore di fondo in un’area ricca di dehors di bar e ristoranti.

Anche il tema della mobilità elettrica ha trovato casa in Porto Antico che dal 2014 offre una serie di postazioni di ricarica, di cui una super veloce, per veicoli elettrici. In questo contesto le auto della vigilanza privata dell’area sono elettriche da oltre tre anni.

In questo contesto la decisione di affrontare il tema della riduzione nell’utilizzo della plastica monouso è sembrata ad un certo punto naturale, ma è stato necessario un lungo periodo di gestazione e soprattutto di condivisione con le attività commerciali dell’area in quanto passare dalla teoria alla pratica costituisce, in realtà complesse e articolate come il Porto Antico, un esercizio delicato.

La prima azione concreta si è concentrata sulla riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica vendute negli esercizi commerciali dell’area (oltre 2 milioni ogni anno) attraverso la messa a disposizione di sistemi di ricarica con acqua dell’acquedotto purificata, rinfrescata naturale o gasata abbinata alla vendita della borraccia d’acciaio del Porto Antico.

Un percorso di sensibilizzazione che gli esercizi commerciali hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e si sono impegnati affinché ci sia un cambiamento in chiave ecologica nelle abitudini di consumo di acqua.

Anche la risposta del pubblico è stata entusiasmante grazie anche ad una semplice, ma efficace campagna informativa lanciata in fasi successive. Nei primi sei mesi di iniziativa sono state vendute oltre 9.000 borracce e migliaia di ricariche e questo rappresenta un elemento di grande soddisfazione ed uno stimolo a procedere in questa direzione.

Segnale quindi che oggi anche il grande pubblico ha dimostrato di essere pronto per accogliere progetti legati al rispetto dell’ambiente, alla sostenibilità o durabilità – termine mutato dal francese e che forse esplicita meglio anche la dimensione tempo, oggi fondamentale in ogni scelta.

È stato certamente un segnale l’interesse suscitato dalla mostra fotografica “Planet Vs. Plastic. Un pianeta straordinario tra bellezza e abusi”, ospitata a giugno 2019 all’interno degli spazi del Porto Antico e realizzata con le emozionanti immagini del fotografo di fama internazionale Randy Olson, che con il suo lavoro per National Geographic ha documentato l’impatto ambientale delle materie plastiche, sul Pianeta e sull’uomo.

Ma positivo è stato anche il primo esperimento di riduzione della plastica monouso all’interno dei concerti estivi della rassegna estiva: un bicchiere di silicone intelligente (con a bordo un chip) che ha permesso, oltre a ridurre l’utilizzo della plastica anche di agevolare le ordinazioni ed i pagamenti e, neanche a dirlo, a contabilizzare la plastica che è stata risparmiata.

Un percorso, questo, che sta proseguendo anche con l’installazione nello specchio acqueo del Porto Antico di alcuni – due allo stato attuale – Seabin, un dispositivo capace di raccogliere, in un anno, oltre 500kg di rifiuti plastici presenti nel mare comprese le microplastiche e le microfibre.

La strada è lunga siamo solo all’inizio, ma progetti e comportamenti virtuosi si cercano e si attirano tra loro e siamo certi che il futuro del Porto Antico sarà sempre più green.

Porto Antico Green – dati tecnici

Progetto Illuminate

Anno: 2012-2013

Progetto/Azione svolta: Sostituzione dell’impianto di illuminazione dell’area dei Magazzini del Cotone e Autosilos con luci a LED

Risultato generato: oltre il 60% di risparmio sui consumi

Impianto fotovoltaico

Anno: 2016

Progetto/Azione svolta: Installazione di impianto fotovoltaico sulla copertura dell’autosilos per una superficie di 1250 mq.

Risultato generato: produzione di oltre 900mila Kwh, soddisfacendo il 10% del fabbisogno dell’area, con un risparmio annuo di circa € 40.000,00.

Applicazione IOT

Anno: 2017

Progetto/Azione svolta: l’applicazione permette il monitoraggio in tempo reale del consumo e della produzione energetica e del consumo di acqua dell’Area

Risultato generato: oltre alla supervisione dei consumi l’applicazione permette di andare ad individuare anche potenziali inefficienze che altrimenti difficilmente sarebbero state rilevate.

Efficientamento impianti

Anno: 2014-2015-2016

Progetto/Azione svolta: misure per ridurre il consumo e aumentare il comfort degli impianti di riscaldamento e condizionamento

Risultato generato: efficientamento di tutti gli impianti

Seabin

Anno: 2019

Progetto/Azione svolta: posizionamento di n. 2 Seabin nello specchio acqueo del Porto Antico.

Risultato generato: ogni dispositivo è in grado di raccogliere circa 1,5 kg di plastica al giorno. In un anno si prevede oltre 1 tonnellata di rifiuti raccolti.

Bottiglie riutilizzabili

Anno: 2019

Progetto/Azione svolta: vendita di borracce in acciaio riutilizzabili e installazione di erogatori di acqua all’interno di esercizi commerciali e di ristorazione per incentivare la riduzione della plastica monouso

Risultato generato: in 6 mesi vendute più di 9.000 borracce; in un anno si prevede di ridurre il consumo di plastica di 50.000 kg, le emissioni di anidride carbonica (-95.000 kg in un anno), l’utilizzo di carburante (- 70.000 kg) e la quantità di mezzi di trasporto necessari.

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